domenica 27 febbraio 2011

Resistenza

[...] Questo è il pericolo che ancora oggi, nonostante il variar delle tessere, minaccia la scuola italiana: che essa cada (o rimanga) sotto il dominio di un conformismo senz’anima, che cerca di mascherare sotto una ostentazione di stretta osservanza il gelo della propria sfiduciata indifferenza. 
Il pericolo non è, come qualcuno dice, che la scuola italiana diventi la scuola dei preti; il pericolo è che sulle cattedre salgano i burocrati apatici, travestiti da preti (come ieri da fascisti) per fare con più comodo i loro affari; e continuino a seminare nella scuola quel costume di accomodante ipocrisia, che è stata sempre, in tutti i gradi, la peste della vita italiana [...].
(Piero Calamandrei, 1955)