(Letizia Moratti, ministro dell’Istruzione nel secondo governo Berlusconi)
Esempio di discorso comune in cui il ricorrere di parole piene (rassicurare, tutti, tranquilli, impegno, risorse, priorità) nasconde l'invisibilità del pensiero e mostra l'astuzia dello scopo.
Nel campo del sapere è la scuola lo strumento che dovrebbe compensare e diminuire la disuguaglianza, eppure già nella scuola vediamo costruirsi una disuguaglianza drammatica: il titolo di studio, chi ce l’ha è a posto e chi non ce l’ha è fuori. Vedo la disuguaglianza come un pericolo che ci riguarda tutti: come si può affrontare? […] Io non credo che si possa insegnare a pensare al resto del mondo, ma pensare a se stessi tutti insieme agli altri è l’unico modo per ricostituire i cosiddetti i cosiddetti valori politici, che non si ricostituiscono certo con le prediche. […] Vorrei vedere degli esempi perché è dagli esempi che può nascere qualcosa.
Nel campo del sapere è la scuola lo strumento che dovrebbe compensare e diminuire la disuguaglianza, eppure già nella scuola vediamo costruirsi una disuguaglianza drammatica: il titolo di studio, chi ce l’ha è a posto e chi non ce l’ha è fuori. Vedo la disuguaglianza come un pericolo che ci riguarda tutti: come si può affrontare? […] Io non credo che si possa insegnare a pensare al resto del mondo, ma pensare a se stessi tutti insieme agli altri è l’unico modo per ricostituire i cosiddetti i cosiddetti valori politici, che non si ricostituiscono certo con le prediche. […] Vorrei vedere degli esempi perché è dagli esempi che può nascere qualcosa.
(Vittorio Foa)
Esempio di riflessione rara e preziosa in cui parole faticose (strumento, disuguaglianza, drammatica, fuori, ricostituire) mostrano la generosità dell'obiettivo e l'invisibilità dei fatti che dovrebbero seguire.