Io sono un albero
spogliante. A differenza del mio fratello cipresso, che resta sempre verde, io
invece perdo le foglie. Io sono il cipresso del nord e, come gli alberi
nordici, conosco le vicende alterne delle stagioni.
[A. Zarri, Quasi una preghiera, Einaudi 2012]
Non si creda
poco faticoso chiudere la porta.
L’ombra del giorno
non è al mattino,
e mai insieme.
Neppure (la speranza di)
ritrovare la chiave
cancella le parole
che l’hanno nascosta.
Non si dubiti
che sottrarre
è uccidere.
2 commenti:
A volte bisogna avere il coraggio di chiudere la porta per poter iniziare un nuovo cammino
Leggera, come le parole incolonnate di una poesia.
Cuore grande instancabile di "dare", che non cambia, nonostante le intemperie e gli inverni.
Col solito (tanto) affetto
Giulietta
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