sabato 11 settembre 2010

Ciao

A chi va e a chi viene.

A chi non tornerà più, ma ci ha lasciato i ricordi di un cortile di fiori e di carbone.

A chi parte per la Spagna a cercare la sua strada (o un paio di occhiali per vederla).

A chi non arriverà, come succede quando si crede di essere ormai grandi.

A chi non ringrazia, perché si perde il meglio.

A chi non sa fermarsi e così non conoscerà mai i finali delle storie.

A chi vuole solo comandare (ma poi forse se sta male rinsavisce).

All’estate, che ha più certezze di noi di tornare.

All’inverno che è freddo solo perché non ci copriamo abbastanza.

A chi porta pazienza, perché intanto la pazienza gli dilata il tempo.

Al nuovo anno, anche se ci hanno insegnato a non parlare con gli sconosciuti.

A chi a volte ritorna, come me.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Passo di qui spesso, sperando di trovare qualcosa di nuovo di tuo da leggere.
Di solito arrivo trasportata da un po' di nostalgia per la tua voce come la ricordo tra i banchi di scuola. Per questo ogni volta mi stupisco di come qui sia molto diversa.
Cerco di leggere oltre le parole, di afferrare i tuoi stati d'animo. In aula non era così immediato. Sono felice che queste tue pagine esistano. E' un modo per imparare a conoscerti, anche se intermittente.

Domani, oltre a Machiavelli e a Boccaccio che devo studiare per l'esame di martedì, penserò tanto (e con più affetto) anche a te. Spero in un buon inizio.


Arianna