domenica 1 gennaio 2012

Dies natalis

Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab [...]. Davide generò Salomone [...]. Dopo la deportazione in Babilonia Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
[Matteo, 1,1-16]


Vorrei.
Che fossimo cauti e attenti, anche devoti un poco verso questo giorno natale che arriva, con tutti noi o senza alcuni di noi, ogni gennaio.

Che lo tenessimo un po’ in braccio, prima di lasciarlo scivolare nei giorni successivi.

Che rispettassimo le sue poche ore prima di caricarlo delle nostre speranze, troppo pesanti per un tempo così giovane.

Che ricordassimo che l’oggi natale sarà presente anche nei giorni di marzo o di maggio, quando tira il vento dei pensieri o il sole comincia a bruciarli.

Che la festa per l’oggi bambino non si consumasse stancamente fino a che noi invitati dimentichiamo il motivo della festa.

Che non ignorassimo mai che dal giorno natale festeggiato seguono anche i giorni che ci tolgono il respiro, perché i giorni non sono tutti uguali, come i baci e i dolori.

Che il sorriso natale di oggi diventasse naturale domani.

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