domenica 16 novembre 2014

Tu, noi


Nei bambini non c’è passato,
e i vecchi non si riconoscono più
in questa sera di passi dolci
e ricordi senza pelle.

È cambiata la mano di chi mendica,
non il gesto,
come cambiano i dolori,
non il freddo né i pensieri.

La preghiera un tempo
era fatta di spazio e di tu,
al pieno dei noi sfuggiva
e ringraziava le mani.

domenica 9 novembre 2014

Scambi di persona


Vorrei conoscere lo scoglio del mare
che vuole essere cima di montagna
e rinuncia al palpito dei pesci
per una tempesta di neve.

Vorrei sapere quale gatto
vuol essere bambino,
quale donna amata
vuol essere sola.

Vorrei guardare negli occhi
la casa che vuol essere orfana,
e scambia il fuoco con la cenere
per un piatto di lenticchie.

domenica 26 ottobre 2014

Per una bambina che canta


Sai che i giorni sono buchi nelle calze,
invisibili ai più,
e desideri scollati,
visibili a chi vuole?

Non è vero che i mattini
siano fatti di luce.
Sono stringhe di liquirizia
più nere che dolci,
che non piacciono a tutti
e sporcano i bambini sinceri.

Quando cadi, e meno t’aspetti,
i piedi, le mani si fanno nudi
e l’asfalto dei doveri li sbuccia.
Alla voce però,
la scia dei graffi e dei dubbi
fa bene.

domenica 19 ottobre 2014

E le morte stagioni


Non è che muoiano veramente,
i vecchi.
Facciamo che perdono
solo le foglie,
inutili alla bellezza
dei loro piedi duri e storti,
che restano dentro la terra.

Che pensi, dissi a lui un giorno.
Non puoi capirlo, mi rispose,
tu che respiri da così poco.
Ottanta pensieri mi porto appresso,
come gli anni raccolti sui rami.
Non è che le foglie siano
l’anima dei giorni
solo tempo e carne
vivi e poi forse, chissà. Ricorda.

Da allora, 
a occhi chiusi, 
ci provo 
a vedere 
foglie volare e radici sognare.

lunedì 15 settembre 2014

Domande, risposte


“Sono disponibile a stare bene”, risponde al mio “Ciao, come stai?” di rito.
È una bella risposta, che si allarga morbida verso il futuro e mette un’ipoteca sul passato.
[Maria Perosino, Le scelte che non hai fatto, Einaudi 2014]

Ci sono fiumi che scompaiono e poi riappaiono,
e persone che partono e poi ritornano.
Che cosa ci sia nel tempo di mezzo, (forse) neanche serve saperlo.
L’acqua c’è sempre (nascosta), e la vita pure (silente),
gli occhi non vedono, mentre il cuore ricorda.
Ma se un giorno qualcuno domanda (chiama), l’altro risponde (ritorna)
e così la vita si abbraccia.

mercoledì 23 aprile 2014

Next stop


Arriva il giorno
in cui darsi al silenzio e ai fiori.
Forse un tempo ai passi,
voraci come pioggia sui vetri
che si pensa eterna nel suo cadere
senza andare.
E alle mani,
veloci come le storie quotidiane
che vanno sempre da qualche parte
- da qualche precisa e irraggiungibile parte -
per paura di stare
senza andare.  
Tra l’erba spettinata
di un campo trascorso
i fiori e il silenzio
sono il respiro.

mercoledì 26 marzo 2014

Equinozio


Dopo sei ore o sei mesi
Si può provare a sbucciare le foglie
E pulire l’aria dalle scorie d’amianto antico.

Quando l’edera torna
Non siamo ancora pronti,
non pronti sempre
alla vita nuova.
Quasi mai.

Il silenzio è tronco di platano vivo,
non profuma, non fiorisce di bianco
è solo forte, resistente al vento inutile delle parole.

Aspettando il disgelo
Potremmo morire di gioia
E di nebbia, forse.
Di pace, anche.
Vivendo.