mercoledì 17 ottobre 2007

io fu, noi è

La politica si è occupata soprattutto di quello che le persone hanno. Le persone sono state identificate come produttori, come consumatori, come proprietari, compratori e venditori. Tutto questo può funzionare nel breve periodo. Non si può fare politica indefinitamente dimenticandosi di mettere al centro dell’attenzione quello che le persone sono.
[Ermanno Bencivenga, da un’intervista del 16 novembre 1992]

“Gli altri sono, bene o male, la prova che noi stiamo vivendo. Non sottovalutarli.” (1970)
[Ennio Flaiano, Diario degli errori, Adelphi 1976]

Lunghe file ai seggi. Molto stupore e sorpresa ( compiaciuti in alcuni, rancidi in altri ), nei commenti del giorno dopo.
La gente ha voglia di cambiamento, si dice. Certo, ma forse c’è altro.
In un clima, pubblico e privato, sempre più simile a uno sgocciolatoio dell’io, una coda rispettata senza ansia da prestazione, l’esercizio di una azione egualitaria, la scrittura di un segno anonimo, un voto e la democrazia, insomma, sono un invito a pensare che l’io abita, soprattutto e naturalmente, negli essiccatoi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

imprevedibilità e imprevisto...(ricordandoti in proposito...un abbraccio =))

"in un universo caotico, la prevedibilita' puo' essere vantaggiosa solo nel breve periodo. Le funzioni che controllano questo universo sono altamente non lineari; dunque soltanto scommettendo sull'imprevedibile si puo' domarlo. Solo ammettendo il caos dentro di se' si puo' rispondere con successo al caos del mondo."

Ermanno Bencivenga